Sadhguru esamina la storia dei compagni di Shiva, i Gana, e le loro origini.

Sadhguru: Nella tradizione yogica, i gana sono tutti amici di Shiva. Erano quelli che gli stavano sempre intorno. Sebbene avesse discepoli, una moglie e molti altri ammiratori, in privato la sua compagnia era sempre rappresentata dai Gana. I Gana sono descritti come esseri distorti e dementi. Si dice che avessero arti senza ossa che fuoriuscivano da parti strane del corpo, per cui sono descritti come esseri distorti e dementi. Erano semplicemente diversi da ciò che siamo noi.

Perché potevano essere così diversi? Questo potrebbe essere un aspetto della vita un po' difficile da digerire al giorno d'oggi. Vedi, Shiva stesso è sempre stato descritto come uno yakshasvarupa. Yaksha significa essere celeste. Essere celeste significa qualcuno che viene da altrove. Circa 15.000 anni fa, Shiva arrivò a Manasarovar, un lago in Tibet. È uno dei resti del Mare di Tetide, considerato un crogiolo delle civiltà umane. Oggi si trova a quasi 4.500 metri sopra il livello medio del mare, ma in realtà è un oceano che si è spostato verso l'alto e ora è diventato un lago.

I gana erano quelli a cui Shiva era veramente legato.

I gana, gli amici di Shiva, non erano come gli esseri umani, ed è chiaramente detto che non parlassero mai nessuna delle lingue umane. Parlavano in totale cacofonia. Quando Shiva e i suoi amici comunicavano, parlavano una lingua che nessuno capiva, quindi gli esseri umani la descrivevano come cacofonia totale e caotica. Ma i gana erano quelli a cui era veramente legato.

E conosci la storia di Ganapati che perse la testa. Quando Shiva arrivò e questo ragazzo cercò di fermarlo, Shiva gli tagliò la testa. Quando Parvati si turbò e chiese a Shiva di rimettere la testa al suo posto, lui staccò la testa di un'altra creatura e la mise sul bambino. Quest'altra creatura è descritta come un elefante. Ma quello che devi capire è che nessuno lo chiamava Gajapati (Signore degli Elefanti). Lo chiamavamo sempre Ganapati (Signore dei Gana). Shiva staccò la testa di uno dei suoi amici e la mise sul bambino.

I Gana avevano arti senza ossa, quindi questo ragazzo divenne Ganapati. Poiché in questa cultura un arto senza ossa significava proboscide di elefante, gli artisti lo trasformarono in un elefante – ma in realtà non è Gajapati, è Ganapati. Shiva prese la testa di uno dei Gana e lo nominò capo dei Gana.

Nota del redattore: Scarica "Shiva: Ultimate Outlaw" (Inglese) per ulteriori approfondimenti di Sadhguru su Shiva.